Nei bambini una copertura con una resina sulla superficie dei denti tiene lontana la carie
Addio trapano? Pare proprio di sì. Si chiama sigillatura dei solchi dentali, festeggia ormai i vent'anni, ma è ancora poco conosciuta. E' una resina fluida messa a punto in America, una sorta di vernice densa, trasparente o giallognola, che si pennella sulle fessure dei molari e dei premolari, cui aderisce grazie a una speciale preparazione dello smalto detta mordenzatura, e che viene fatta indurire con una lampada alogena.
Poco diffusa. La ragione di questo scarso successo è che la sua corretta applicazione richiede la selezione di pazienti che non siano cariorecettivi e la cui igiene orale sia comunque discreta ed in ogni caso non si può prescindere da controlli frequenti. Certo, non è possibile sigillare tutte le superfici del dente; in particolare, rimangono senza copertura anti-carie le zone interdentali che, tuttavia, se vengono deterse con il filo (purtroppo mai usato abbastanza), difficilmente verranno attaccate dalla carie.
La durata. Eseguita correttamente (cioè rispettando tutti i passaggi previsti), la sigillatura può reggere oltre 5-6 anni; nel frattempo, se necessario, può essere ripetuta. Così, iniziandola intorno ai sei anni, sarà sufficiente rifarla una, al massimo due volte, fino ai 20 anni, "traghettando" i denti del bimbo fino all'età adulta senza carie. La sigillatura dentale richiede dai 15 ai 30 minuti a dente. Nel caso il molare non sia ancora ben sviluppato conviene soprassedere e aspettare per evitare che l'adesione del sigillante possa essere compromessa dalla salivazione. Se non si osserva questa regola, una sigillatura corre il rischio di durare solo pochi giorni.
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